Condizioni dei fabbricati, in Sicilia non esiste l’obbligo della verifica - QdS

Condizioni dei fabbricati, in Sicilia non esiste l’obbligo della verifica

Bartolomeo Buscema

Condizioni dei fabbricati, in Sicilia non esiste l’obbligo della verifica

venerdì 07 Ottobre 2011

La tragedia avvenuta tre giorni fa a Barletta fa emergere scenari drammatici anche nella nostra Isola. Sicurezza nelle abitazioni, la legislazione non prevede i controlli strutturali

CATANIA – Ancora oggi si muore in uno scantinato, mentre si è al lavoro.
 Nobile attività che spesso può far dimenticare anche i ripetuti scricchiolii di un edificio pericolante, quando all’orizzonte c’è la scadenza della bolletta e nel quotidiano una paga oraria (in nero) di 3,90 euro.
Ma la salvaguardia e la sicurezza di un edificio rimandano alla responsabilità di chi è delegato a gestire la cosa pubblica.
Tragedie come quelle di Barletta hanno l’effetto mediatico di scoraggiare l’opinione pubblica già fortemente demoralizzata per l’incertezza abitativa in un territorio altamente sismico e fragile sul piano idro-geologico, dove la maggior parte dei cittadini non ricorda minimamente se la propria abitazione è stata costruita con criteri antisismici.
Un’indagine condotta dall’Istituto di ricerche sociali e di analisi dell’opinione pubblica Demopolis, nell’ambito del Piano casa siciliano, ha mostrato che il 63% dei siciliani era favorevole al Piano, purché fossero rispettate le norme di sicurezza.
Ecco, la sicurezza è il punto nodale di qualsiasi politica della casa, ma anche di gran parte degli edifici pubblici, di scuole e ospedali, specialmente quelli costruiti prima che entrassero in vigore gli attuali criteri di edilizia antisismica.
Casa e sicurezza, soprattutto, chiedono i siciliani che nel passato hanno vissuto la drammatica esperienza della perdita di vite umane e del proprio patrimonio edilizio a seguito di fenomeni tellurici devastanti.
A differenza di quello che avviene in altre regioni, non esiste nella nostra Isola l’obbligo di verifica delle condizioni di un fabbricato. Da una valutazione per difetto, gli alloggi a rischio che hanno bisogno di un controllo e d’interventi di restauro, sono almeno un milione e sono da associarsi soprattutto al boom edilizio del passato, figlio di una sconsiderata edilizia speculativa. E molto spesso anche legati a un selvaggio abusivismo lontano dalle necessarie cautele idrogeologiche e dalla realizzazione dell’involucro edilizio a regola d’arte.
Ecco, dunque, la necessità, non più procrastinabile, di rendere obbligatorio il fascicolo del fabbricato quale strumento di una politica di prevenzione e protezione per la sicurezza strutturale e impiantistica degli edifici pubblici e privati. Non bastano più i tanti convegni, con buffet, sulla sicurezza delle nostre abitazioni: ora bisogna agire.
Solo attraverso tale fascicolo, che conterrà i dati concernenti la costruzione, le eventuali modificazioni e adeguamenti, sarà possibile avere un quadro d’insieme dello stato di sicurezza del patrimonio edilizio siciliano sulla cui base realizzare un sistema integrato e informatizzato. Punto di partenza per una corretta programmazione di interventi sia conservativi sia di messa in sicurezza, e anche di un’efficace campagna di sensibilizzazione per la tutela dell’incolumità dei cittadini.

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