Sud: no all’assistenza, servono provvedimenti - QdS

Sud: no all’assistenza, servono provvedimenti

Raffaella Pessina

Sud: no all’assistenza, servono provvedimenti

venerdì 17 Luglio 2009

Le richieste al Governo centrale sia da Lombardo che da Miccichè. Svimez: tra il 97 e il 2008 fuga dalla Sicilia in cerca di lavoro

PALERMO – Raffaele Lombardo ha deciso di passare all’attacco per portare avanti il proprio programma di Governo. In una nota dichiara che “L’impegno assunto dal Governo centrale con il Patto per il Sud basato sullo sviluppo delle regioni del Mezzogiorno, a partire da un serio piano di opere infrastrutturali, prima fra tutte il Ponte sullo stretto di Messina, ad oggi è stato disatteso e si è operata una scelta significativa di impiego dei fondi vincolati per il Sud verso obiettivi di spesa che hanno privilegiato i territori del nord, come la vicenda dei fondi Fas mostra plasticamente. Non  più solo assistenza, ma attenzione programmata verso il sud, per rimettere così in  moto l’intero Sistema Italia”.
 
Il leader del partito autonomista ha comunicato al governo di Berlusconi la diversa impostazione dell’attività parlamentare: le posizioni politiche verranno assunte sulla base del giudizio di merito dei provvedimenti e della coerenza di questi con quel Patto per il Sud contenuto nel Programma di Governo. Inoltre, Lombardo ha deciso di azzerare la dirigenza del partito sia a livello nazionale che regionale nominando gestioni transitorie in tutte le regioni “allo scopo di connettere ancora meglio il movimento con le nuove proposte che giungono dal territorio e aprire l’Mpa a nuovi contributi di idee e iniziative che giungano da realtà organizzate e da personalità autenticamente espressione dei territori”.
Lombardo ha tenuto a precisare nella nota “di essere sempre stato un alleato leale, non facendo mai mancare il proprio apporto alle troppe questioni di fiducia che sono state poste”, ma che è stato “ripagato con la totale emarginazione delle proposte avanzate e sistematicamente ignorate sia in sede di Governo che in quella parlamentare”. La decisione del Governatore della Sicilia è contemporanea al rapporto Svimez da cui emerge che tra il 1997 e il 2008 circa 700mila persone hanno abbandonato il sud e nel 2008, il Mezzogiorno ha perso oltre 122mila residenti a favore delle regioni del Centro-Nord a fronte di un rientro di circa 60mila persone. Oltre l’87% delle partenze ha origine in tre regioni: Campania (-25mila), Puglia (-12,2 mila) e Sicilia ( -11,6 mila).
Tuona contro il Governo anche il sottosegretario alla Presidenza Gianfranco Miccichè che, sottolinea che è “da un anno che il Governo non dà niente al Sud, anzi toglie e la situazione delle Regioni meridionali è diventata insopportabile”. “Berlusconi non ci farà la guerra sul partito del Sud perchè rischierebbe di perdere i voti di Sicilia, Calabria, Campania Puglia, Sardegna. E lui questo non lo farà mai – ha detto Miccichè – se ci desse i miliardi dei Fas, il centro ricerche di Carini, investimenti sulle ferrovie, allora potremmo valutare diversamente la situazione”.
 
Miccichè ha anche assicurato che non si dimetterà dal Pdl, che il suo partito sarà alleato di Berlusconi e che con l’Mpa, per la battaglia che conduce e per i motivi con cui è nato, potrà avere un rapporto privilegiato a prescindere, “ma non siamo la stessa cosa”. C’è infine da registrare un’altra polemica scaturita all’interno delle forze di maggioranza all’Assemblea Regionale Siciliana: a sorpresa infatti è stato eletto Presidente della Commissione Sanità un esponente dell’opposizione Giuseppe Laccoto, eletto con i voti di Mpa, Udc e Pd. Un’alleanza contro il candiato del Pdl Giuseppe Limoli.

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