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Palermo – Transito e parcheggio selvaggio e la città diventa una “giungla”

Claudio Di Gesu

Palermo – Transito e parcheggio selvaggio e la città diventa una “giungla”

venerdì 17 Luglio 2009

L’articolo 158 del Codice della strada prevede una serie di divieti, ma le regole non vengono rispettate. Colpa spesso di cittadini incivili e di chi non procede ad attuare dure sanzioni

PALERMO – L’articolo 158 del Codice della Strada prevede nella sua enunciazione tutta una serie di divieti di fermata e di sosta per i veicoli. Il comma 1 alla lettera h prevede il divieto di sosta sui marciapiedi (salvo diversa segnalazione). Al comma 5 sono previste le sanzioni  amministrative per tale infrazione, ed esattamente il pagamento di una somma da euro 78 a 311. Fin qui la legge, che dovrebbe rappresentare la regola per tutti i cittadini del territorio italiano.
A Palermo, o meglio sui marciapiedi di Palermo, da un po’ di tempo la legge, e quindi la regola, non è più questa. Basterebbe sostare qualche minuto sui marciapiedi della nostra città e guardare ciò che accade (le foto che vedete si riferiscono alla via Roma, nel tratto che va dalla stazione centrale al Corso Vittorio Emanuele e di una strada della Zisa).
In ambedue i casi (ma il fenomeno interessa tutta la città), abbiamo visto motociclisti transitare sui marciapiedi senza ritegno alcuno, incuranti dei pedoni e, ancora più sfacciatamente posteggiare le loro moto, quasi come se il marciapiede fosse riconosciuto un parcheggio fruibile, in un tacito e silenzioso accordo, con chi in realtà dovrebbe controllare (soprattutto la polizia municipale).
Tutto ciò a scapito di altri cittadini che, quasi con rassegnato silenzio, si scostano al loro passaggio e, tranne qualche raro caso di “mala parola” proferita, la consapevolezza di molti è che nessuno verrà a elevare contravvenzioni o, ancor meglio a evitare che tutto ciò possa accadere.
Viene da riflettere su queste paradossali situazioni, ma con chi prendersela? Sicuramente in primis con l’inciviltà di chi compie queste azioni,poi contro chi non le sanziona duramente, visto che tutto ciò si riflette anche e soprattutto sulla sicurezza dei pedoni che tranquillamente passeggiano sul marciapiede(o almeno ci tentano, visto l’ingorgo). In ogni caso, in  città, di parcheggi per le due ruote ce ne sono ben pochi, e quei pochi, spesso sono occupati dalle onnipresenti autovetture.
In realtà, il popolo dei “dueruotisti” è anche un pò vittima di questa carenza. Da un lato l’uso delle due ruote viene incentivato, dall’altro non si offrono i parcheggi idonei. Ma, facendo un piccolo passo indietro, non è certo compromettendo la sicurezza degli altri che si risolve il problema. Sui marciapiedi non si parcheggia, ma nel contempo l’amministrazione comunale faccia qualcosa e subito, altrimenti sarà costretta prima o poi, a mettere i semafori pure sui marciapiedi.
Vuoi vedere che si è trovata la soluzione?
 

 
La Polizia municipale: “Auspichiamo un maggiore senso civico”
 
PALERMO – Il Vice –comandante della Polizia Municipale, Serafino Di Peri, chiamato in causa ci dice la sua: conosciamo il problema, tanto che negli ultimi giorni abbiamo elevato 300 contravvenzioni per la sosta non consentita sui marciapiedi, soprattutto nella zona balneare di Mondello che, in questi giorni di calura intensa è stata presa letteralmente d’assalto e dove, la circolazione pedonale è diventata impossibile. “In ogni caso –  ha proseguito il Di Peri -, chiediamo la collaborazione dei cittadini per qualsiasi segnalazione volessero farci in merito al problema. Riteniamo che, aldilà dell’aspetto sanzionatorio, auspichiamo una maggiore sensibilità da parte dei cittadini, soprattutto nei confronti dei diversamente abili, per i quali,un marciapiede occupato è un ostacolo insormontabile, ma, anche una maggiore quantità di stalli per le moto, che, attualmente sono insufficienti”.

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