La Sicilia annaspa e perde i mondiali di nuoto 2014 - QdS

La Sicilia annaspa e perde i mondiali di nuoto 2014

Lucia Russo

La Sicilia annaspa e perde i mondiali di nuoto 2014

martedì 15 Novembre 2011

Il presidente Lombardo ha inviato una lettera al neo-incaricato Monti. E Genovese (Pd) mette in dubbio la realizzabilità del Ponte

PALERMO – “Mi rendo conto che il momento attuale è il meno adatto ad affrontare temi di struttura, ma nel momento in cui si avvia a ricevere da parte del Presidente della Repubblica, l’incarico di formare un governo in grado di meritarsi la fiducia dei mercati, insieme all’augurio di buon lavoro, ho avvertito il bisogno di ricordarLe che esiste un problema Sud, che lasciato al suo destino può esplodere”.
 
Questa la parte finale della lettera che il presidente Lombardo ha inviato al neo-incaricato presidente del Consiglio Mario Monti. A distanza di un giorno si apprende che la Sicilia ha perso la localizzazione a Catania dei mondiali di nuoto in vasca corta 2014 poiché la Federnuoto non ha ricevuto la formalizzazione degli impegni finanziari assunti dalla Regione Sicilia per portare avanti l’organizzazione relativa alla candidatura dei campionati mondiali di nuoto in vasca corta del 2014 a Catania e pertanto è stata costretta a rinunciare ad ospitare l’evento. Sembra proprio che la Sicilia annaspi e non riesca a sollevarsi e adesso chiede aiuto al Governo nazionale chiamato a gestire la crisi.
Intanto il leader di Grande Sud, Gianfranco Miccichè, ha annunciato che oggi alle 16 a Roma incontrerà i parlamentari nazionali del movimento arancione. Al centro dell’incontro gli sviluppi della crisi di governo e gli scenari futuri della situazione politica nazionale.
Il Pd, dal canto suo, in Sicilia si dichiara soddisfatto dei risultati del sondaggio Demopolis  “Nell’arco di sei mesi, il partito democratico ha aumentato i consensi del 2%: dal 18%  di aprile al 20% della rilevazione di metà novembre” ha detto il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo. Alle politiche del 2008 il Pd era al 25%, alle europee del 2009 si attestava al 22%, mentre il sondaggio Demopolis dell’aprile 2001 dava i democratici al 18%. “Quattro mesi fa – afferma Lupo – la percentuale era salita al 19%, oggi è al 20%”.
Ma sull’incontro con il governatore Lombardo il segretario Pd Lupo non ha dato una data ieri, ha solo detto che avverrà al più presto. A livello nazionale il Partito democratico, però, tramite il messinese Francantonio Genovese, ha presentato un Ddl che prevede l’abrogazione della legge istitutiva della Stretto di Messina spa e l’incorporazione della stessa nell’Anas spa.   
 
“La Corte dei conti – afferma Genovese – ha calcolato che sono stati spesi dal 1986 al 2008 poco più di 200 mln, c’é chi dice invece che i milioni sono quasi 300 e, se si aggiungono i costi delle trivellazioni degli ultimi mesi, la cifra totale dovrebbe sforare i 400”.     “Crediamo – prosegue – che questi dati siano più che sufficienti per sollevare più di un dubbio sull’effettiva utilità della Stretto di Messina spa che, sul piano pratico, svolge compiti e funzioni che possono essere affidati al suo principale azionista, ovvero all’Anas, evitando duplicazioni di costi, quantomeno per l’ordinaria amministrazione, organi sociali e il sempre crescente numero di dipendenti”. “A ciò si aggiungano le incertezze sull’effettiva realizzabilità dell’opera, dettate dal momento di gravissima crisi finanziaria che, certamente, non incoraggia quegli investimenti privati, oggi indispensabili – conclude -, per coprire i costi del collegamento stabile tra la Sicilia e il continente immaginato nel lontano 1971”.

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