Rischi da campi elettromagnetici. Criteri di valutazione più rigidi - QdS

Rischi da campi elettromagnetici. Criteri di valutazione più rigidi

Stefano Di Mauro

Rischi da campi elettromagnetici. Criteri di valutazione più rigidi

mercoledì 18 Aprile 2012

Entreranno in vigore il 30 aprile: nuovi limiti di azione ed esposizione

CATANIA – È uno dei rischi per la salute umana più discusso degli ultimi decenni. Tra i fenomeni maggiormente studiati dalla comunità scientifica internazionale. Perché tutti, ma proprio tutti, siamo esposti ai campi elettromagnetici in casa o al lavoro; campi dovuti alla generazione ed al trasporto di elettricità, agli elettrodomestici, agli apparati industriali, alle telecomunicazioni e all’emittenza radiotelevisiva.
I campi elettromagnetici sono presenti ovunque nel nostro ambiente di vita, ma sono invisibili all’occhio umano. E ora per la valutazione di tali subdole esposizioni nei luoghi di lavoro ci sono nuovi e più precisi criteri di valutazione. Una nuova disciplina che nel nostro Paese entrerà in vigore dal 30 aprile. Si tratta del Capo IV del Titolo VIII del D.Lgs. 81/08 che recepisce la direttiva europea 2004/40/CE (come prorogata dalla direttiva europea 2008/46/CE) . Nuove regole in cui, oltre ai criteri per la valutazione del rischio derivante da campi elettromagnetici, vengono definiti anche i limiti di azione e di esposizione (riportati nell’Allegato XXXVI) in ambito lavorativo a tale agente fisico, con particolare riferimento alle radiazioni da 0 Hz a 300 GHz.
“è chiaro che la valutazione di tutti i rischi, quindi anche quelli derivanti dai campi elettromagnetici, avrebbe già dovuto essere effettuata dal datore di lavoro secondo le indicazioni generali di cui all’art. 28 – spiega Federico Maritan, Direttore Tecnico di Vega Engineering che ha organizzato una giornata di approfondimento sull’argomento – tuttavia l’entrata in vigore del Capo IV del Titolo VIII determina la necessità di provvedere a tale valutazione in conformità ai criteri indicati ed in particolare rispettando i limiti di esposizione previsti”.
E per chi ometterà tale valutazione è previsto l’arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro in capo al datore di lavoro e al dirigente.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017