I crediti non riscossi causa della crisi dell’Ast - QdS

I crediti non riscossi causa della crisi dell’Ast

Francesco Sanfilippo

I crediti non riscossi causa della crisi dell’Ast

mercoledì 18 Aprile 2012

Forum con Dario Lo Bosco, presidente AST e commissario presso l’Autorità portuale di Messina

A causa delle ristrettezze finanziarie, l’AST sta attraversando la fase più delicata della propria storia. Come si è arrivati a tutto questo?
“L’economia globale ha risentito in questi ultimi anni di una crisi generalizzata che ha travolto quasi tutti i Governi europei e che si è peraltro acuita con il default di alcuni importanti Istituti bancari e importanti società finanziarie internazionali. Ovviamente, il Mezzogiorno e la Sicilia in particolare, a causa dello storico gap infrastrutturale ed economico-finanziario, hanno poi visto amplificata questa difficile situazione di contesto. In tale quadro di esponenziale incremento dei costi delle materie prime e di carenza diffusa di risorse, si inserisce pure la crisi finanziaria di AST S.p.A. Quest’ultima è avvenuta a causa dell’allungamento dei tempi di incasso dei crediti vantati nei confronti della Regione Siciliana e di molti Comuni. Ciò è accaduto, nonostante gli sforzi profusi dallo stesso Socio Unico Regione Siciliana e dai competenti Assessorati all’Economia ed alla Mobilità che, per quanto possibile, hanno collaborato sinergicamente, anche attraverso le loro Direzioni preposte, con il management aziendale”.
Quanto durerà questa situazione così delicata?
“Tale situazione si protrae ormai da diversi anni, e con la crisi generale e attuale, si è ulteriormente aggravata, inevitabilmente, negli ultimi 18 mesi. Dal punto di vista societario, la regolarità nei flussi finanziari in entrata è una condizione indispensabile per assicurare la stessa regolarità e l’efficienza della gestione dell’azienda. Oltre il 75% delle spese aziendali non sono differibili in alcun modo, nel pubblico interesse, per garantire adeguata sicurezza e qualità dei servizi di mobilità offerti alla collettività siciliana. Ad esempio, i costi del personale, del carburante e della manutenzione e della pulizia dei mezzi non sarebbero sostenibili dalla collettività se non ci fosse l’intervento pubblico. Peraltro, i ritardi nei trasferimenti di risorse finanziarie producono tecnicamente oneri aggiuntivi, indipendenti dalla volontà aziendale e dalla gestione, che appesantiscono il bilancio della Società, nonostante le leve attivate per garantire l’efficienza della produzione”.
A quanto ammontano i crediti non incassati dalla Società?
“Ad oggi, nonostante il proficuo lavoro anche quotidiano effettuato con l’Assessorato all’Economia e gli stessi, numerosi Comuni Siciliani serviti dalla Società regionale, i crediti non ancora incassati sono complessivamente pari ad oltre 41 milioni e 435 mila Euro”.
Mille dipendenti non sono troppi?
“Il numero dei dipendenti in forza è pari a 972 di cui gli autisti sono 737. Questo numero non può essere valutato eccessivo, se si considera la quantità di servizi che sono effettuati. L’azienda si trova a operare in tutte le province della Sicilia, con autolinee che fanno capo a ben 10 sedi aziendali di produzione principali. Queste sono dislocate a Palermo, Trapani, Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Catania, Caltagirone, Gela, Ragusa, Siracusa, Modica, oltre a 6 Uffici storicamente strutturati per aree strategiche. L’AST percorre ogni anno oltre 19 milioni di chilometri per garantire i servizi extraurbani, quasi tutti con prioritaria valenza sociale, ed altri circa 6 milioni di chilometri per servizi urbani. Infatti, l’Ast gestisce i servizi urbani in 15 cittadine della Sicilia tra le quali, per citare le più importanti, Siracusa, Ragusa, Gela, Caltagirone, Modica, Acireale, Augusta, Barcellona PG, Milazzo”.
 
Se i tagli annunciati fossero confermati, cosa succederà?
“L’ordine di servizio n. 16 del 21/03/2012 prevede che il budget 2012 sia formulato con l’apporto di tutte le direzioni aziendali. Quest’ultimo dovrà garantire almeno l’equilibrio di bilancio, perciò tutte le funzioni aziendali dovranno realizzare ogni attività e tutte le azioni opportune per conseguire quest’obiettivo. Non si può derogare viste le difficoltà di bilancio attuali. Nel 2012, sapendo che potrebbero verificarsi eventi sfavorevoli come nel 2011, che non erano stati preventivati, si sta cercando di agire bene”.
Quali iniziative vedranno impegnata l’Ast durante l’anno?
“Si sta pensando a un’apertura al sistema ferroviario attraverso l’acquisizione della Circumetnea che eviterebbe sovrapposizioni e ottenere economie di scala notevoli. L’Ast ha una forte presenza sul territorio, creando, così, un virtuosismo gestionale e produttivo. Ciò permetterebbe la nascita di nodi di scambio ruota-ferro, realizzando ulteriori elementi virtuosi per l’utente che prenderebbe indifferentemente l’autobus o la metrò. Da Catania potrebbe partire una vera rivoluzione nell’uso del mezzo pubblico collettivo, lasciando da parte il mezzo individuale. Ciò ridurrebbe inquinamento atmosferico, acustico e i costi generali dei trasporti, facendo risparmiare non pochi costi per la collettività”.
 
Qual è l’attuale situazione dell’Autorità portuale?
“L’Autorità portuale esercita la sua giurisdizione su un complesso sistema portuale  multifunzionale di assoluto rilievo nel panorama nazionale. Primo sistema portuale in Italia in termini di passeggeri, fra i primi 10 porti italiani nel settore crocieristico e primo porto crociere per numero di approdi in Sicilia. Ciò, in particolare, grazie agli investimenti dell’A.P. destinati ad infrastrutture, security e servizi per le navi da crociera. Significativa anche la movimentazione delle Autostrade del mare”.
Quali sono i principali progetti che avete portato avanti nell’ultimo periodo?
“è stata consegnata nel 2011 la mega banchina da Vespri-Colapesce da 455 mt lineari (15 mila euro). Nell’approdo di Tremestieri è di imminente avvio l’appalto per i lavori di completamento del porto traghetti (56 milioni di euro).Particolare attenzione è stata dedicata all’apertura del quartiere fieristico di Messina. A Milazzo sono in corso di cantierizzazione nuove opere e sono state completate le opere di realizzazione dei piazzali di imbarco con relativi servizi e terminal biglietterie (750 mila euro) e il nuovo pontile per mezzi veloci (700 milaEuro)”.
Cosa c’è nel futuro dell’Autorità portuale?
“Il PRP di Messina, definito in tutti i dettagli, e già approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, consentirà di poter disporre di uno strumento di pianificazione per potenziare e razionalizzare le risorse infrastrutturali presenti. Il PRP di Milazzo, invece, in fase di discussione e confronto con l’Amministrazione Comunale, sta delineando un programma di potenziamento del porto”.
 

 
Curriculum Dario Lo Bosco
 
Dario Lo Bosco è nato a Raffadali (AG) nel gennaio del 1960 e si è laureato a Palermo in Ingegneria civile nel 1984. Ricercatore di ruolo e, in seguito, professore associato presso l’Università di Reggio Calabria, è stato direttore scientifico dei laboratori “VIA”, facenti parte delle infrastrutture territoriali e ferroviarie. Ha rivestito diversi incarichi, tra cui è stato vice-presidente vicario della facoltà d’Ingegneria dell’UNIRC. Ora, è presidente dell’AST-Azienda Siciliana Trasporti e commissario presso l’Autorità Portuale di Messina.

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