Messina Nord, periferia dimenticata tra frane e depuratori maleodoranti - QdS

Messina Nord, periferia dimenticata tra frane e depuratori maleodoranti

Orazio Ragusa Sturniolo

Messina Nord, periferia dimenticata tra frane e depuratori maleodoranti

mercoledì 29 Luglio 2009

L’altra città. Gli abitanti “di serie B” e le istituzioni latitanti.
Il disagio. Intere zone isolate a causa degli smottamenti del terreno: i mesi passano e nessun intervento concreto viene realizzato per uscire dal degrado e ridare ossigeno ai residenti.
La denuncia. Già da diversi anni il consigliere Mario Biancuzzo, della VI circoscrizione, sollecita le istituzioni competenti perchè migliorino la qualità dei servizi pubblici

MESSINA – A pochi chilometri dal primo comune del versante tirrenico (Villafranca Tirrena), c’è una Messina dimenticata dalle istituzioni, o meglio “la Messina di serie B” come ama definirla il consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo. Da diversi anni, insieme con i residenti della zona, Biancuzzo è impegnato a sollecitare gli enti competenti alla riqualificazione di un’area lontana dal centro cittadino, situata nell’estrema riviera nord della città. La zona è crocevia di migliaia di turisti, anche se da qualche anno i bagnanti preferiscono percorrere qualche chilometro in più per usufruire dei servizi messi a punto dai comuni della fascia tirrenica. Mediante le foto e i documenti a nostra disposizione approfondiremo le questioni rilevanti sollevate dai residenti della zona.
Frana di Calamona. Il 13 dicembre 2008, a causa di uno smottamento nella contrada di Calamona, si è verificato un evento franoso che per qualche giorno ha isolato l’estrema riviera Nord. Nonostante siano trascorsi sei mesi, la frana non è stata ancora rimossa. I residenti, al momento, usufruiscono di un by-pass realizzato nel 2000; ma questa bretella, che collega la strada provinciale alla S.S. 113, è in pessime condizioni: “Durante un summit con il Presidente della Provincia, Nanni  Ricevuto, la Protezione civile – afferma Biancuzzo –  l’ing. Liuzza dell’A.n.a.s. sosteneva che i ritardi erano dovuti dal costo dell’intervento, che ammonterebbe a circa 600.000 euro”.
Depuratore. In contrada Mella vi è un depuratore, costruito circa vent’anni or sono a 100 metri da alcune abitazioni. I residenti, in più occasioni, hanno dovuto abbandonare le proprie case a causa del cattivo odore che proviene dalle vasche di decantazione. Due famiglie, in particolare, hanno intentato una causa nei confronti del Comune e dell’Amam. Il giudice Mirella Schillaci, sebbene abbia accertato che l’impianto di depurazione sia stato realizzato nel rispetto delle norme regionali vigenti (delibera Assessorato Territorio ed Ambiente n. 934/88 del 9 Luglio 1988), tramite un’ordinanza, ha ravvisato la mancanza di una barriera protettiva mediante la piantumazione di alberature per ridurre l’impatto ambientale e contenere la diffusione di odori. Nonostante l’ordinanza, secondo Biancuzzo, nessun intervento è stato realizzato.
Diverse famiglie sono ancora costrette ad abbandonare le proprie abitazioni durante l’estate. Alcuni residenti lamentano il deprezzamento delle proprietà. Anche il Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 5 di Messina aveva ravvisato, dopo diversi sopralluoghi, il cattivo funzionamento del depuratore e della rete fognaria. Mediante una nota del 2007, l’Unità sanitaria locale aveva confermato il disagio vissuto dai residenti determinato dal cattivo odore e della fuoriuscita di liquami dai tombini della rete fognaria nella piazzetta del borgo.
Contrada Mella. Le mareggiate dello scorso inverno e, più in generale, i marosi degli ultimi anni, hanno danneggiato parte della strada che conduce a contrada Mella e la relativa conduttura fognaria. Questa pericolante arteria a ridosso della spiaggia non resisterebbe ad un’altra mareggiata. Per raggiungere le proprie abitazioni, i residenti sono costretti ad attraversare il torrente Giudeo: qualora si verificasse un’alluvione, essi rimarrebbero isolati. Nel 2002, una famiglia rischiò di essere travolta dalle acque torrenziali e dai detriti provenienti dalle colline di Castanea: “Solo la prontezza di qualche vicino – afferma Biancuzzo – scongiurò una sciagura annunciata”. Recentemente, proprio a ridosso del torrente, il Comune ha collocato un cartello che annuncia la fine della strada comunale. Il problema, comunque, è irrisolto: la strada lungo il torrente è l’unica arteria per raggiungere le abitazioni di contrada Mella: “Qualcuno asserì che queste case fossero state costruite abusivamente – afferma il consigliere di circoscrizione – ma i residenti hanno già pagato le sanatorie ed hanno ora il diritto di raggiungere le proprie abitazioni”.

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