L’ultimo colpo al sistema malato dei rifiuti, esplodono i casi del personale in esubero - QdS

L’ultimo colpo al sistema malato dei rifiuti, esplodono i casi del personale in esubero

Rosario Battiato

L’ultimo colpo al sistema malato dei rifiuti, esplodono i casi del personale in esubero

mercoledì 09 Settembre 2015

Proteste in tutta la Sicilia, alcuni lavoratori del vecchio sistema non verranno integrati nelle nuove società. Ieri occupato l’assessorato all’Energia, oggi discussione al Consiglio comunale di Agrigento

PALERMO – L’esplosione del bubbone”personale”, la goccia di troppo nella già complicata questione dei rifiuti siciliani, era nell’aria da diversi anni. E adesso, che siamo già oltre la fine dell’era Ato, tutte le magagne passate stanno inevitabilmente risalendo a galla. L’avevamo scritto nell’inchiesta di ieri che il passaggio dei dipendenti, un blocco sovradimensionato, dalle Sto ai nuovi soggetti non sarebbe stato indolore, e oggi abbiamo ricevuto ulteriori conferme. Il costo insostenibile delle gestioni passate, che ha contribuito ad allargare la voragine della passività sulla finanza pubblica, non potrà più essere sostenuto.
Il caso è locale, ma la situazione può facilmente estendersi al resto della Sicilia. Ieri i dipendenti del consorzio Coinres, che gestisce la raccolta dei rifiuti in una ventina di comuni della provincia di Palermo da Villabate a Lercara Friddi, hanno occupato l’assessorato regionale all’Energia. Per loro, che fanno parte di un gruppo più ampio di 180 ex”temporary”, era sfumato il passaggio nelle società che dovranno gestire il servizio di raccolta in sede di approvazione della finanziaria regionale. In aula era stato infatti bocciato proprio l’articolo che gli avrebbe consentito di transitare nella nuova era dei rifiuti isolani.
L’esecutivo regionale, ha spiegato l’assessore Vania Contrafatto, è già al lavoro per trovare soluzioni condivise.”Il governo sta predisponendo alcuni correttivi alla legge regionale sui rifiuti, così da superare le criticità sorte nel passaggio dal sistema Ato a quello delle Srr. Non è però giustificabile il comportamento di alcuni lavoratori, convinti che l’occupazione dell’assessorato porterà automaticamente alla risoluzione dei problemi”. Inoltre poi chiarisce:”Questi lavoratori, che non sono dipendenti regionali, sappiano inoltre che la situazione in cui si trovano non è frutto delle scelte della Regione, ma della cattiva gestione degli enti locali, siano essi singoli comuni o Ato”.
I casi si moltiplicano a vista d’occhio e presto la questione ”personale” sarà in cima alle priorità dell’agenda politica della Regione. Oggi si discuterà nel consiglio comunale di Agrigento il caso dei 21 netturbini licenziati dalle aziende che si sono aggiudicate il nuovo appalto. La motivazione risiederebbe, riportano i sindacati, nella”mancata previsione nel bando delle sostituzioni dei lavoratori assenti per varia natura, con relativa copertura finanziaria”.
Anche l’attenzione sul fronte ”illegalità" resta altissima.”Gli arresti nell’ambito dell’inchiesta ‘Riciclo’ sulla discarica di Mazzarà Sant’Andrea – hanno dichiarato Vania Contrafatto e Maurizio Croce (Territorio) – , dimostrano quanto delicato sia il settore dei rifiuti in Sicilia, che troppo spesso in passato ha catalizzato interessi illeciti e appetiti che poco avevano a che fare con il bene pubblico".

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